Articolo
Titolo completo Italiano
(ita)
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ARCHIVIO DELLA SOCIETA' ROMANA DI STORIA PATRIA |
Sottotitolo |
L'Apostolo di Roma. Studi su san Filippo Neri |
Editore (01) |
SOCIETA' ROMANA DI STORIA PATRIA - ETS |
Paese di pubblicazione |
Italia
(IT)
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ISSN
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0391-6952 |
Formato del prodotto |
Rivista Online
(JD)
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Formato digitale |
PDF
(02)
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Numero del volume |
146 |
Numero del fascicolo |
9 |
Data del fascicolo (YYYY) |
2023 |
Titolo Italiano
(ita)
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Gli ebrei nel borgo di Farfa secondo i documenti dell’abbazia benedettina nell’Archivio di Stato di Roma (secoli XVI-XIX) |
Di (autore)
(A01)
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Carla Benocci |
Numero di Pagine |
37 |
Prima Pagina |
245 |
Ultima Pagina |
281 |
Lingua del testo |
Italiano
(ita)
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Data di publicazione (YYYY) |
2023 |
Copyright |
2023, SOCIETA' ROMANA DI STORIA PATRIA - ETS |
Abstract Descrizione principale
(01)
Inglese
(eng)
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Documents conserved in the State Archives of Rome demonstrate that the village of Farfa played a specific role in the early
modern era, both for its commercial importance and for the organization put in place by the Benedictines of the powerful abbey,
in agreement with the commendatory cardinals Alessandro Farnese and Alessandro Peretti Montalto. While other Italian towns
saw the construction of ghettos or the establishment of other forms of separation between Jews and Christians, the Benedictines
adopted a single contractual method for all tenants: maintaining ownership of the shops until 1747, they monitored compliance
with contracts and safeguarded the good performance of the market. This situation created a competition among all the protagonists
– monks, merchants and commendatory cardinals – for the development of the commercial village. Jewish tenants expanded and
improved their leased properties, and, while settling primarily on a single street from which they expanded their presence
into neighboring streets, they shared space with Christian merchants of various origins in an exemplary context of good governance.
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Abstract Descrizione breve/annotazione
(02)
Italiano
(ita)
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Come documentano gli atti conservati presso l’Archivio di Stato di Roma, il borgo di Farfa riveste un ruolo particolare in
età moderna, sia per l’importanza commerciale sia per l’organizzazione messa in atto dai benedettini della potente abbazia,
d’intesa con i cardinali commendatari Alessandro Farnese e Alessandro Peretti Montalto. Mentre in altre cittadine italiane
si costruiscono ghetti o si individuano altre forme di separazione tra ebrei e cristiani, i benedettini adottano un’unica
modalità contrattuale per tutti gli affittuari, mantenendo la proprietà delle botteghe fino al 1747; essi controllano il rispetto
dei contratti e tutelano il buon andamento del mercato. Si crea così un concorso allo sviluppo del borgo commerciale tra tutti
i protagonisti, monaci, mercanti e cardinali commendatari. Gli affittuari ebrei ampliano e migliorano il sito ottenuto; si
dispongono su una strada da essi caratterizzata e ampliano la loro presenza sulle altre vie limitrofe, insieme a mercanti
cristiani di varia provenienza, in un contesto esemplare di buon governo.
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