Articolo
Titolo completo Italiano
(ita)
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ARCHIVIO DELLA SOCIETA' ROMANA DI STORIA PATRIA |
Sottotitolo |
L'Apostolo di Roma. Studi su san Filippo Neri |
Editore (01) |
SOCIETA' ROMANA DI STORIA PATRIA - ETS |
Paese di pubblicazione |
Italia
(IT)
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ISSN
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0391-6952 |
Formato del prodotto |
Rivista Online
(JD)
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Formato digitale |
PDF
(02)
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Numero del volume |
146 |
Numero del fascicolo |
8 |
Data del fascicolo (YYYY) |
2023 |
Titolo Italiano
(ita)
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Tiziano e Paolo III nel 1543. Il primo viaggio alla corte Farnese e le sue ripercussioni artistiche |
Di (autore)
(A01)
|
Andrea Donati |
Numero di Pagine |
51 |
Prima Pagina |
193 |
Ultima Pagina |
243 |
Lingua del testo |
Italiano
(ita)
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Data di publicazione (YYYY) |
2023 |
Copyright |
2023, SOCIETA' ROMANA DI STORIA PATRIA - ETS |
Abstract Descrizione principale
(01)
Inglese
(eng)
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Titian agreed to work for Paul III and the Farnese in exchange for the assignment of the abbey of San Pietro in Colle to the
artist’s second son, Pomponio Vecellio. However, the ecclesiastical benefit was never assigned and Titian effectively worked
without any reward. A reconsideration of the historical sources permits us to review the chronology of Titian’s paintings
for the Farnese and their circle, focus on the role and personal interests of the protagonists, and pinpoint to some extent
inventory identifications and the vicissitudes of provenance of original artworks and their copies. Paul III without a cap
in the National Gallery of Capodimonte is the first in a series of papal portraits that Titian painted beginning in 1543.
The replicas mentioned by the sources and the numerous identified copies demonstrate the success of Titian’s painting. During
his staying at the Farnese court in Emilia, he replicated the pope’s portrait at the request of the second cardinal nephew,
Guido Ascanio Sforza of Santa Fiora. This first copy of Titian’s Paul III without a cap can be traced back to the Barberini
inventories. Also in 1543 (two years earlier than generally claimed) Titian portrayed for the first time the first cardinal
nephew, Alessandro Farnese, and for the second time his father, duke Pier Luigi Farnese. Furthermore, the pressure in favor
of Titian exerexerted on Cardinal Farnese by Cardinal Pietro Bembo, by the curial procurator Carlo Gualteruzzi, and by the
apostolic nuncio Giovanni Della Casa yielded many promises and some paintings. Here I discuss in particular Titian’s second
replica of the portrait of Paul III, which the artist donated to Della Casa, the two portraits of Elisabetta Querini Massolo
disputed by Bembo, Gualteruzzi. and Della Casa, and two portraits of Della Casa and his nephew Annibale Rucellai not yet highlighted
by scholars. Taken together, this work offers new results for a critical revision of this central episode in the life and
works of Titian, which will serve in the drafting of the new catalogue raisonné.
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Abstract Descrizione breve/annotazione
(02)
Italiano
(ita)
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Tiziano accettò di lavorare per Paolo III e i Farnese in cambio dell’abbazia di San Pietro in Colle da destinare a Pomponio
Vecellio. Tuttavia il beneficio ecclesiastico non fu mai assegnato al secondogenito di Tiziano, che lavorò di fatto senza
alcuna ricompensa. Rileggendo le fonti storiche si può rivedere la cronologia delle opere di Tiziano per i Farnese e la loro
cerchia, mettere a fuoco il ruolo e gli interessi personali dei protagonisti, precisare fin dove possibile le identificazioni
inventariali e i passaggi collezionistici degli originali e delle copie. Il Paolo III senza camauro della Pinacoteca Nazionale
di Capodimonte è il primo di una serie di ritratti che Tiziano fece al papa a partire dal 1543. Le repliche citate dalle fonti
e le numerose copie censite mostrano quanto successo avesse riscosso il dipinto di Tiziano. Durante il viaggio alla corte
Farnese in Emilia, egli replicò il ritratto del papa su richiesta del secondo cardinale nipote Guido Ascanio Sforza di Santa
Fiora. Questa prima copia del Paolo III senza camauro di mano di Tiziano è rintracciabile fino agli inventari Barberini. Sempre
nel 1543 (due anni prima di quanto generalmente supposto) Tiziano ritrasse per la prima volta il primo cardinale nipote Alessandro
Farnese e per la seconda volta suo padre, il duca Pier Luigi Farnese. Inoltre, la mediazione in favore di Tiziano esercitata
presso il cardinale Farnese dal cardinale Pietro Bembo, dal procuratore curiale Carlo Gualteruzzi e dal nunzio apostolico
Giovanni Della Casa fruttò molte promesse e alcuni dipinti. Qui si discute in particolare la seconda replica tizianesca del
ritratto di Paolo III donata da Tiziano a Della Casa, i due ritratti di Elisabetta Querini Massolo contesi da Bembo, Gualteruzzi
e Della Casa, e infine i due ritratti di Della Casa e di suo nipote Annibale Rucellai finora mai evidenziati dagli studi.
In conclusione si offrono nuovi risultati per un aggiornamento e una revisione critica di un episodio centrale nella vita
e nelle opere di Tiziano che potrà servire alla redazione del nuovo catalogo ragionato.
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