Abstract Descrizione principale
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Il Progetto CROP (CROsta Profonda), nato dalla collaborazione negli anni ’90 tra CNR, ENI ed ENEL, aveva come finalità principale
lo studio della crosta terrestre al di sotto dell’Italia e dei suoi mari e ha permesso l’acquisizione di circa 10000 km di
profili sismici a riflessione multicanale sia in terra che a mare. L’insieme dei dati raccolti rappresenta un “unicum” nel
suo genere che deve essere salvaguardato e valorizzato poiché di estremo interesse sia per la comunità scientifica sia per
quella industriale. Infatti, sono gli unici dati di dominio pubblico in grado di illuminare anche porzioni di crosta inferiore
fino a profondità superiori i 10-15 km, fornendo una visione a scala regionale delle strutture geologiche che caratterizzano
il nostro Territorio. La linea sismica M-6° si estende per circa 134 km dal margine continentale siciliano al mar Tirreno
meridionale attraversando il Bacino di Cefalù e l’Alto di Solunto. Questa zona, oggetto già di numerosi studi di carattere
geologico (Bacini Sedimentari, 1980; Fabbri et al. 1981; Catalano et al., 1996; Pepe et al., 2000, 2004, 2005; Scrocca et
al., 2006) e geofisico (Chironi et al., 2000; Giunta et al., 2004) è caratterizzata da una intensa sismicità strumentale di
medio-bassa magnitudo (Castello et al., 2006) ed è stata ultimamente interessata da una sequenza di terremoti che si sono
concentrati prevalentemente a largo di Palermo. All’evento principale del 6 Settembre 2002, (M=5.8) sono succedute numerose
repliche di minore intensità (M ≤ 3.9) la cui distribuzione mostra la presenza di un addensamento di eventi sismici orientato
OSO-ENE e localizzato sulla regione dell’Alto di Solunto. Recentemente è stato avviato un progetto che coinvolge l’Università
di Roma “La Sapienza”, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e il Dipartimento della Protezione Civile che si propone
uno studio più dettagliato delle strutture superficiali e profonde dell’off-shore della Sicilia settentrionale, per contribuire
ad una migliore definizione della geometria e delle caratteristiche delle sorgenti sismogenetiche presenti. A tal fine è stata
avviata una completa ri-elaborazione della linea sismica CROP M-6A oggetto di questo rapporto tecnico.
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