Titolo completo (Italiano)
MEDIOEVO E RINASCIMENTO
Editore
FONDAZIONE CENTRO ITALIANO DI STUDI SULL'ALTO MEDIOEVO (CISAM)
ISSN
0394-7858 (Rivista Stampata)
0394-7858 (Rivista Online)
Numero del volume
34
Numero del fascicolo
1
Data del fascicolo
2023
Titolo completo (Italiano)
I POVERI, I DISCEPOLI, GLI ANGELI: CONSIDERAZIONI SULL’ESPRESSIONE “QUESTI MIEI FRATELLI PIÙ PICCOLI” IN MT. 25.40*
Di (autore)
Numero di Pagine
16
Prima Pagina
143
Ultima Pagina
159
Lingua del testo
Italiano
Data di publicazione
2024
Copyright
2024 FONDAZIONE CENTRO ITALIANO DI STUDI SULL'ALTO MEDIOEVO (CISAM)
Descrizione principale (Italiano)
L’articolo si interroga su chi siano i “miei fratelli più piccoli”, individuati dal dimostrativo “questi”, nell’episodio del Giudizio Finale nel Vangelo di Matteo (Mt. 25.31-46). Nel passo il Figlio dell’Uomo (Gesù), in veste di giudice ultimo, divide l’umanità in salvati e dannati a seconda della carità che questi due gruppi di persone hanno prestato o rifiutato ai suoi “fratelli più piccoli” che si sono trovati in una situazione di bisogno. Tali fratelli del Figlio dell’Uomo sono denominati “questi miei fratelli più piccoli” (Mt. 25.40; cf. 25.45). La deissi espressa dal dimostrativo permette di avanzare una nuova interpretazione dell’espressione in oggetto, in chiave angelologica. Dato che gli angeli figurano tra i protagonisti del passo, vi sono ragioni contestuali interne ed evidenze scritturali esterne che consentono di identificare “questi miei fratelli più piccoli” con gli angeli presenti al Giudizio Finale. L’interpretazione proposta si differenzia dalle due principali identificazioni correnti nella letteratura secondaria e già avanzate nell’esegesi medievale.