Abstract Descrizione principale
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È ormai chiaro all'opinione pubblica e soprattutto a noi sanitari che operiamo nel l'ambito della salute mentale in età evolutiva,
che la pandemia da COVID-19, ma soprattutto le restrizioni sociali che ne sono derivate, sono state un detonatore per il deflagrare
della sofferenza psichica, per una larga parte della popolazione giovanile. Gli adolescenti in particolare sembrano essere
coloro che stanno pagando il prezzo più alto. Sembra esserci stata un'impennata di diagnosi importanti come gravi disturbi
dell'umore, cutting, tentativi di suicidio, disturbi del comportamento alimentare ecc. L'intervista che segue vuole fare il
punto sulla situazione dei Servizi ospedalieri di Neuropsichiatria Infantile che insieme ai Servizi territoriali sono stati
"presi d'assalto". Le richieste di aiuto, di ricovero, di presa in carico sono nettamente aumentate e sproporzionate rispetto
alla disponibilità di posti letto e/o disponibilità di valenze per la presa in carico. L'intervista è stata concessa dal dott.
Ugo Sabatello che ha accettato di rispondere per iscritto alle domande curando così personalmente la bibliografia e la forma
espositiva.
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