Abstract Introduction or preface
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Le tecnologie digitali sono sempre più incapsulate in una molteplicità di sfere sociali, con una influenza significativa sul
mondo del lavoro. In questo contributo, l'autore investiga il lavoro di piattaforma e l'indebolimento della società salariale
nel contesto della City of Food bolognese. Infatti, è possibile delineare le continuità tra la precarietà delle condizioni
lavorative di quest'ultima e il radicamento dell'economia di piattaforma. Ma Bologna è anche uno dei principali nodi principali
per quanto riguarda i tentativi di regolazione su base municipale dell'economia di piattaforma: la "Carta dei diritti dei
lavoratori digitali in ambito urbano" è stato il primo strumento normativo urbano in Europa a stabilire, sebbene senza una
cogenza diretta, una base minima di diritti sociali per i lavoratori digitali. Oltre al dialogo con più approcci disciplinari
(in particolare la letteratura su digital labor theory, capitalismo delle piattaforme e platform urbanism), l'autore adotta
una metodologia qualitativa, espressa dal metodo delle interviste in profondità a testimoni altamente qualificati. Infine,
l'autore introduce un nuovo concetto utile a catturare la tensione tra idee divergenti sulle piattaforme digitale sul loro
governo: "digitarchia".
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